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Guerrilla marketing

Il termine ”guerrilla” è stato mutuato dal mondo militare e indica una precisa strategia portata avanti dai soldati che tendono una serie di mini-attacchi al nemico del tutto inaspettati sorprendendolo, quando la guardia in qualche modo è abbassata. La strategia non è convenzionale e gioca sull’imprevedibilità e sul momento in cui nessuno o quasi si aspetta un atto di guerra.

Il guerrilla marketing si è ispirato proprio a questa strategia per mettere in campo campagne pubblicitarie che mirano a cogliere il potenziale cliente quando non si aspetta di dover ricevere dei messaggi di questo tipo, come invece avviene quando sta ascoltando la radio o guardando la TV o leggendo un cartellone pubblicitario in una stazione o un aeroporto.

La strategia aggressiva, ma comunque innovativa portata avanti con il guerrilla marketing, punta non solo sull’effetto sorpresa, ma anche sul mistero.

Non è raro infatti che il messaggio che si voglia lanciare, di un prodotto, di un servizio o di un’idea, non venga subito svelato, ma si possano trovare per strada, sui muri, sulle bottiglie di birra piuttosto che su una macchina, quei messaggi o dei simboli che stuzzicano in modo molto forte la curiosità di chi li guarda.

Caratteristiche del guerrilla marketing

Con il guerrilla marketing si punta a ottenere una visibilità molto estesa con un investimento spesso molto ridotto.

Le ”tecniche d’assalto” infatti mirano a stupire i potenziali clienti che inizialmente ignari dell’obiettivo a cui sono chiamati, tendono a voler scoprire di cosa si tratta comunque rimangono ad osservare anche per qualche secondo di cosa si tratta.

Il guerrilla marketing si serve dell’invenzione di eventi spesso senza fondamento reale o che richiamano simbolicamente il prodotto o il servizio da vendere. A volte si tratta di campagne irriverenti, fantasiose e scherzose, fino a quelle provocatorie che suscitano diverse emozioni in chi si imbatte nel cosiddetto ”teaser”.

Il ”teaser” è quello che veicola il messaggio concretizzando ciò che si vuole trasmettere ai potenziali clienti. Il verbo inglese ”to tease” vuol dire proprio ”stimolare” o ”dare una scossa” che può arrivare da un’immagine, una scritta che sia anche uno slogan, un video, un gruppo di persone intente a fare qualcosa di insolito, ma deve riportare all’idea che di solito viene svelata più in la e che nello stesso tempo colpisce l’utente, senza che questo quasi se ne renda conto o comunque in modo molto sorprendente.

Qualche esempio di guerrilla marketing

Un esempio per capire come si mette in atto il guerrilla marketing potrebbe essere quello accaduto a Roma qualche tempo fa, dove sono stati piazzati nel quartiere dell’Eur 4 busti che raffiguravano alcuni componenti della ”Banda della Magliana”. Era un modo per annunciare la messa in onda da parte di una nota TV a pagamento della serie ”Romanzo Criminale”.

Un altro esempio potrebbe essere quello di pubblicizzare per strada gli effetti di una super colla, attaccando saldamente sull’asfalto una moneta da 2 euro. Certamente qualcuno si chinerà per recuperarla e non solo sarà impossibilitato a farlo, ma avvicinandosi leggerà anche il motivo e la marca del prodotto che la tiene cosi bene ancorata al suolo. Sono pseudo-eventi creati ad hoc con la strategia del guerrilla marketing dove il potenziale cliente viene catapultato dalla sua vita quotidiana al richiamo verso un prodotto o stimolato all’acquisto.

L’effetto sorpresa del guerrilla marketing

Il guerrilla marketing giocando sull’effetto sorpresa specie nei centri metropolitani, sfrutta anche la necessità di comunicare e di esprimere le proprie idee anche verso chi non si conosce.

Giocare sull’effetto sorpresa significa rimanere nei ricordi del potenziale cliente che ne viene coinvolto e questo genera un effetto domino nel passaparola. La notizia o l’evento del guerrilla marketing ha la capacità di auto replicarsi, diffondendosi in un tam tam che arriva anche a chi non è stato coinvolto direttamente, quindi di riflesso.

Gli stessi potenziali clienti tendono a ripensare all’insolita esperienza che hanno vissuto, proprio per il suo non essere convenzionale.

Il guerrilla marketing si pone al di fuori dei processi economici a cui il consumatore è abituato. Proprio perché ormai i potenziali clienti si sono in un certo senso ”assuefatti” alle solite campagne pubblicitarie, si richiede qualcosa d’innovativo per farsi conoscere e soprattutto per rimanere impressi nella mente.

Effetti del guerrilla marketing

Chi si affida al guerrilla marketing punta a farsi distinguere dai competitor e spesso il prodotto o il servizio che vogliono immettere sul mercato è altrettanto innovativo, fuori dagli schemi, spesso rivoluzionario. L’obiettivo ovviamente è sbaragliare la concorrenza a partire dal lancio del prodotto che deve essere eclatante.